LE LEGGENDARIE 500 DI ABARTH

A Torino, il 4 luglio del 1957, viene presentata la Fiat 500.
Carlo Abarth, ex pilota motociclistico che da qualche anno aveva fondato con Guido Scagliarini una piccola impresa di preparazione di veicoli, se ne innamora convincendosi che, con alcune elaborazioni, sarebbe potuta diventare estremamente performante.
Abarth aveva nel 1956 ottenuto moltissimi successi con l’elaborazione di una Fiat 600, ma quello con la Fiat 500 stava per diventare un connubio da leggenda.

Carlo Abarth ne elaborò il motore, dimostrando che avrebbe potuto fornire potenze ben superiori a quella di serie, la cui modestia ne stava ostacolando la diffusione. Anche in questo caso, Abarth perseguì la strada dei record: nel febbraio del 1958 una 500 dotata di carrozzeria Fiat e di un motore preparato, corse ininterrottamente per 7 giorni e 7 notti sulla pista sopraelevata di Monza, concludendo la sua maratona a una media di oltre 108 km/h (la velocità massima della Fiat 500 di serie era allora di 85 km/h).
L’exploit fu notato dal professor Vittorio Valletta, presidente della Fiat, che, insoddisfatto dell’andamento delle vendite della Nuova 500, comprese che associare il nome della Fiat a quello dell’Abarth avrebbe potuto favorire le vendite di tutta la produzione Fiat. A Carlo Abarth la Fiat propose un contratto per il quale Abarth avrebbe ricevuto un compenso in denaro per ogni vittoria conseguita da una vettura recante il marchio Fiat Abarth. Fu l’inizio di un periodo fortunatissimo per l’Abarth, che sviluppò un modello da competizione dopo l’altro, quasi tutti di grande successo, ottenendo così un sostegno economico determinante per il proprio sviluppo.

E fu leggenda!

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